Red Dragons Operazione Telic

18/09/2006 by - Softair

Operazione Telic

Il 16 e il 17 settembre si è tenuto in località La Cassa[TO] IL torneo di softair Operazione Telic che ha visto come organizzatori noi, i Red Dragons. E’ stato il mio primo “notturno” e devo ammettere che è stato molto divertente prendere parte alla competizione, seppur in un ruolo difensivo.

Sabato mattina sveglia alle 14 (e dire che non sono andato a letto tardi venrdì sera… hihihihi) e pranzo rapido, una partita a AmericasArmy [2.7] e via verso la Bizzarria.

L’arrivo al parcheggio intorno alle 16.30 , potevo arrivare anche prima se fossi riuscito a vedere il nostro campo base a circa 20 metri dalla strada con tanto di tende invece di infilarmi nel bosco…

Red Dragons in numero limitato, con esattezza non mi ricordo quanti eravamo ca. 12-15, campo base a Kuwait City dotato di corrente elettrica, servizi igenici, ampio parcheggio e ovviamente nessuna forma vivente di figa che potesse prepararci una polenta concia.

Le squadre partecipanti sarebbero dovute essere almeno una decina, si sono presentate in 6 o 7, una si è ritirata per mancanza di “stimoli” o forse perchè l’unico obiettivo raggiunto dopo 8 ore di pellegrinaggio nel bosco era stato il ritrovamento della carrabile.

Partenze scaglionate di un oretta in modo da evitare il sovraffollamento del bosco e di incollerire ulteriormente branchi di cinghiali già incazzati per aver dovuto imparare a nuotare in 3 giorni. La prima squadra è partita dopo le 18.00 , un bel vantaggio iniziare con la luce ma purtroppo per loro non sfruttato a dovere. Le altre a seguire.

Poco prima della mia partenza per un turno di ronda sulla carrabile vengo incaricato da Fudo (Cucciolo) di rintracciare un team persosi nella vallata. Prima di giungere sull’obj insieme a Bepop ho avuto il paicere di girare più volte tutte le rotonde di San Gillio e di Druento, il tutto senza coordinate GPS. Colgo l’occasione proponendo (se non già fatto in questa occasione) la consegna alle squadre partecipanti delle coordinate gps del campo base piuttosto che dell’appellativo della località. La missione è stata infine compiuta.

Primo turno di ronda dalle 9 alle 12.30 circa, insieme al fido Dalton, il grande Kus e gli inseparabili Ralf & Whiskey. Arrivo in ritardo causa dispersi di Druento, ma arrivo.

Dopo un oretta il sottoscritto e non solo iniziano a soffrire di miraggi indicando luci nelle direzioni più disparate e costringendo il resto del team a rastrellamenti nella palude formatasi al posto del bosco. Alle allucinazioni visive si sono aggiunte quelle uditive più o meno reali. Epico l’episodio del ramo spezzato e del classico “splash” del piede nell’acqua. Voci di corridoio escludono l’ipotesi “capriolo”.

La dea bendata bacia Kus e ficca uno schiaffo al Texilee. Mentre il primo percepisce l’odore del nemico a centinaia di metri il secondo si trova sempre nella pattuglia sbagliata e giunge nel luogo dello scontro a giochi ormai conclusi, solo in tempo per essere confrontato con 6 carte vestite raffiguranti pericolosi terroristi, alcuni latitanti e rifugiati all’estero come la donna di cuori Stickazzi e il jack di picche JBL Kenny.

Il nostro turno finisce e “Topper l’autista” che a fine gara dichiarerà di aver percorso 341 Km ci riporta a Kuwait City per una breve pausa, condita da un ottimo liquore alla mela verde e da una pessima vodka al limone misteriosamente finita nel veicolo di Bepop.

Mentre Ralf e Dalton si intrattengono in discorsi più o meno sensati via radio e che Cucciolo non dorme per la vergogna degli uomoni regia una parola che in questi casi vale più di mille ci viene in soccorso, ROGER. Diventa la risposta ufficiale a decine di segnalazioni che vanno dalle ultime news sul delicato intestino del team a Tigrit al
fatto che sul convoglio dormono tutti, autisti compresi.

Finalmente il cambio al convoglio, alle ore 3.00 io e Dalton e il liquore alla mela stazionavamo sul cassone del furgone guidato da Bepop e dalla vodka al limone mentre ci precedevano Duke Ralf Whiskey e un termos di caffè. Le notizie da Tigrit non erano confortanti, le squadre avevano infatti accumulato un ritardo non indifferente sulla tabella di marcia quando improvvisamente una pioggia di pallini sul cassone innalza il livello di adrenalina sopra i massimi consentiti per legge. Il buon Dalton con sprezzo del pericolo e non curanza della sua incolumità fisica tenta di buttarsi giù dal furgone ricevendo una scarica gratuita di 0.25 in faccia. L’obiettivo era infilare nel finestrino di ogni veicolo del convoglio un “lumen” (lo so lo so… non so come si chiamano!!), godo perchè hanno centrato un obj su due.

Nel giro seguente, il percorso era infatti un avanti/indietro con pause di 10 minuti (circa ovviamente), un nuovo contatto, in questa occasione non ci prendono impreparati e rispondiamo subito al “fuoco”. Peccato avesse iniziato a piovere (2 goccie dalle 4 alle 4.15) e la squadra fosse la stessa con cui avevamo ingaggiato pochi minuti prima.

Il giro continua fra avanti e indietro senza grosse sorprese fino alle ore 7, quando stavo oramai al calduccio nel furgone insieme a Orso fidato autista. La distanza fra il nostro furgone ed il mezzo che ci precedeva era tale che durante l’assalto dei Potagroup avevamo il tempo di farci caffè siga prima dell’arrivo del kamikaze incaricato di tirarci il lumen nel finestrino. I movimenti data la stanchezza non erano degni di un ghepardo e in più avevo in bocca la solita Camel offerta questo giro da Orso. Sono riuscito a ternermi la camel in bocca, prendere il fucile e aprire il portellone, la siga è finita dentro l’abitacolo del furgone, mi sono impigliato in uno dei 5 zaini che ancora non capisco che diavolo ci facevano là dentro e a scendere. Cadendo. Dalton non da meno me lo sono ritrovato sopra, ma ha fatto in tempo a seccare il kamikaze.. peccato che avesse già lanciato il lumen e compiuto la sua missione.

Ore 7.30, il meritato riposo, durato fino alle 9.30, quando Ribes mi sveglia bussandomi al finestrino. Si parte per la casetta, ultimo obiettivo delle ultime squadre. Il fido Topper ci porta a difendere il nuovo obiettivo. Le squadre che dovrebber arrivare sono ancora 3, la nostra missione politicamente parlando di marketing è farli giocare e vincere. Ma la batteria del fucile di Ribes non regge al peso del torneo e si scarica del tutto. Rimaniamo a difendere io nel mio solito posto e Dalton e Ribes sul tetto. E’ una vittoria schiacciante, la prima squadra che ci viene incontro sembra la rappresentaza del picnic domenicale, tutti i campo aperto saltellando allegramente. Riesce a eludere il controllo di Dalton un unico membro del team, il poveretto assaggerà metà del mio caricatore prima di dire con grande sorpresa “colpio” e chiedersi dove fossi intampato.

Notizie da Kuwait City (diciamo ordini) ci impongono una maggiore rilassatezza per ottemperare all’operazione “marketing” (vera nostra missione), e la seconda squadra non trova più cecchini sul tetto e un Texilee più mobile rispetto a poco prima, rimane sdraiato sulla carrabile dopo aver seccato il seccabile ma viene cilindrato da una scarica sulle gambe. Operazione marketing riuscita. Manca solo una squadra: gli Androidi.

Passano pochi minuti e iniziamo a sentire un susseguirsi di spari e schiamazzi conditi da urla da guerra, prendiamo subito posto pronti a difenderci. Che sia una tattica psicologica? Una tattica che non mira allo stress da attesa ma sull’emotività? Niente di tutto ciò, arriva il primo androide saltellando come cappuccetto rosso e lo prendo in pieno (nel corpo non in faccia!!). E’ seguito da tutta la squadra ma sembrano più intenzionati a farsi una dormita che una sparata. Poveri androidi avevano il GPS con una accuratezza di 200 m. Dalla casa che difendevamo al punto gps il loro aggeggio segnava 187 metri. Ormai erano cmq, fuori tempo massimo, peccato.

Il gran ritorno a Kuwait City è arrivato alle 11.30, dopo aver sbrigato alcune pratiche come il pagamento dell’affitto del parcheggio (quel maneggio ha i cessi d’oro?) si è passati alle premiazioni.

Con un punteggio di 9500 punti si è aggiudicato il torneo Operazione Telic la squadra del POTAGROUP [BS].
Complimenti vivissimi ragazzi, non conoscendo per niente il campo si sono dimostrati un ottimo team aggiundicansosi tutti gli obiettivi con un buon tempo.

http://www.potagroup.it/index_135_logo.jpg

In conclusione una nota di merito a Kus che ha capito come chiudere la tenda Quechua in solo 15 minuti, mentre io pensavo fosse usa e getta. A Cucciolo che si è dimostrato un ottimo coordinatore anche se si è ritrovato a battibeccare con persone del calibro del Pumbaa. A Ralf e Whiskey che per fortuna avevano luci,caffè e anche se se ne sono andati via di filata hanno dato il loro maxicontributo. A Dalton compagno di pattuglia di bevuta ecc… e cecchino formidabile dai tetti. A Bepop e Duke che non vedevo da anni, sempre molto disponibili e con la battuta pronta. A Topper che con tutte le ore di Jeep che si è fatto nel bosco sentirà il sedere vibrare per una settimana. A Orso e Gunny che hanno risposto alla chiamata alle armi e si sono adoperati per il bene della squadra. A Ribes che mai avrei immaginato mi venisse a svegliare sapendo di rischiare la morte immediata. Poi se mi sono dimenticato di qualcuno chiedo venia. ROGER!

Al prossimo torneo HOOAH



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